Sono poliedrici i luoghi adibiti a spazi culturali, ovvero adatti
a manifestazioni, esposizioni, rappresentazioni, esecuzioni e quindi con destinazioni, parametri architettonici e spaziali differenziati
a seconda delle forme culturali contenute e delle sue necessità espressive.
Nei vari casi i colori devono essere eccitanti, stimolanti, con saturazioni
che avvolgano e compensino le colorazioni delle rappresentazioni,
più neutre se si sovrappongono colori vividi e brillanti, più intense
e luminose se vi si sovrappongono elementi meno accesi e con meno
accenti cromatici, intonati alle epoche di fattura in caso di quadri
antichi o addirittura spesso acromatici in caso di opere moderne
variopinte e di grande effetto scenico.
Un unico aspetto fa da comune denominatore a tutti questi contenitori: la necessità di essere, dal punto di vista cromatico e dello spazio, la situazione scenografica adatta alla rappresentazione contenuta. Teatro, cinema, museo, galleria d’arte, auditorium, devono avere colori di fondo che accolgano, esprimano a raccolgano emozioni di chi in quei luoghi vede una rappresentazione teatrale, ascolta musica o ammira quadri, installazioni artistiche o fotografie.
Si può lavorare con tinte complementari
delle cromie in esposizione.
Una particolare e grande attenzione va riposta nell’allestimento della luce che può amplificare
o annullare il risultato cromatico ottenuto.
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